Username:

Password:

martedì 27 settembre 2005

6 Con Noi!!!

IL BRANO BIBLICO - MARCO 1, 14-20

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo". Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: "Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini". E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

LA DOMANDA DI VITA E IL VANGELO... IN DIALOGO

Le rive del lago
I ragazzi rischiano di vivere senza "prospettive", schiacciati in un presente che non sembra offrire possibilità di riscatto all'omologazione, pur nella ricchezza quasi infinita di scelta e nell'illusione della libertà di poter scegliere.
Non è scelta vera e piena quella fatta "in nome dei ragazzi", ma senza averli ascoltati, non è vera scelta quella che i bambini e i ragazzi fanno perché "così fan tutti" e senza che nessuno gli apra la possibilità di vedere "l'altro" che c'è. Mentre è forte, ricordiamoci (sempre di più con il crescere dell'età) la domanda di indipendenza, autonomia, responsabilità.

I ragazzi che pescano
La loro vita scorre tra le varie occupazioni che determinano anche il loro ruolo "sociale" (sono un ragazzo, sono un figlio, sono uno studente, sono un allievo, un giocatore di...). Da questo quotidiano non si può prescindere, questo quotidiano è parte di una identità.

I ragazzi "pescati"
Nella realtà quotidiana si inserisce la chiamata di Gesù alla Sequela, che si nutre di una fiducia gratuita e dove è già racchiuso in tutta la sua potenza il "con me... TU PUOI".
C'è Qualcuno che lo dice ai bambini e ai ragazzi, che scommette pienamente su di loro in quanto persone, riconoscendo una "potenzialità" che apre, nella libertà di ciascuno, ad una scelta. Gesù li prende in seria considerazione.
Crede in questa capacità di risposta, permette ai ragazzi di sperimentare la libertà di scegliere e diventare a loro volta "soggetti liberanti".

Pescatori di uomini
E' la spinta che riceve la loro profonda domanda di vita: un progetto in cui tutto ciò che sono e fanno viene moltiplicato nella logica del Regno, potenziato al di là di ciò che si può immaginare. Il mio "posso" messo nelle mani di Dio, al Suo servizio, diventa parte di un "potere" più grande, capace di fare grandi cose e di regalarmi la gioia piena.

6 CON NOI

E' il momento essenziale di ogni gara.
Non basta decidere di giocare, occorre organizzare le squadre, capire da che parte stai, avere voglia di vincere... Si resta sempre in meno, finchè... tocca a te.
Chi mi sceglierà? Sarò scelto? Posso davvero giocare anch'io?

Se scaviamo un po' tra i ricordi una scena simile appartiene al background di ciascuno di noi. Un po' di trepidazione nell'attesa, tra desideri e dubbi... e poi l'annuncio: sei con noi!
Partiamo da questa immagine per descrivere l'I.A. 2005-2006 con uno slogan che vuole esprimere la condizione in cui si può dare il meglio di sé, proprio perché cercati e chi-amati.

Il soffermarsi di più su questa condizione di fiducia gratuita iniziale non è uno smarrire le caratteristiche fondamentali della categoria (dell'anno) della Sequela e del discepolato.

Essa è infatti il principio in cui è già racchiusa la forza che rende possibile il cammino dal momento dell'adesione a Cristo, in poi. Ne è splendida icona quell'istante di vita da pescatori in cui Gesù, passando lungo il mare di Galilea, ne vede alcuni, intenti nel proprio lavoro e, quasi prendesse ispirazione da questa scena (ma il cuore ci dice che non è lì per caso!), assume l'iniziativa e li chiama a sé: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini» (Mc 1, 17).

Miracolo silenzioso di una vita che cambia prospettiva, all'interno dell'annuncio universale della salvezza «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo» (Mc 1, 15), o forse ne acquista una, perché prima non ne aveva e restava bidimensionalmente schiacciata su se stessa, mostrando che così "nulla si perde nella storia e ogni cosa può essere riscattata e acquisire un senso" (CVMC, 2)

E quel "subito" (traduzione del greco euthus), che colora la risposta dei pescatori, ci svela che era davvero una gara quella che li aspettava.

Per un educatore attento alla proposta targata ACR certo questo può richiamare quanto abbiamo sottolineato anche lo scorso anno nel brano degli operai della vigna.

Ma oggi ci è chiesto di socchiudere gli occhi, proprio come quando si vuole mettere meglio a fuoco una cosa e forse vedere anche un po' più in là... perché se a bordo della barca che ci ha accompagnato nel 2004-2005 abbiamo scoperto cosa vuol dire essere Chiesa impegnata nella costruzione del Regno di Dio, ora questa barca è tornata a riva e su quella riva c'è Gesù che ci chiama, ancora una volta, alla Vita.

Non una vita qualsiasi, ma una vita da discepolo, un "mettersi dietro" a Qualcuno e un "lasciarsi dietro" qualcos'altro, facendo ordine, disciplinandosi o "discepolandosi" (se preferite).


PROTAGONISMO DEI RAGAZZI


Non sono solo i giochi di parole ad aver suggerito un'ambientazione "sportiva" come quella di quest'anno, ma la convinzione che, proprio dall'intensità della dimensione della gara e dalla serietà che richiede coltivare una passione agonistica, si possa cogliere tutto ciò che di buono richiama al correre con una mèta che, nel nostro caso, si chiama: santità.

Una promessa e una realtà che si avvera sotto i nostri occhi giorno per giorno quella dell'essere «pescatori di uomini», persone che, liberate dal Signore, mettono umilmente le proprie capacità al Suo servizio e diventano strumenti per "liberare altri".

Ed è sotto il segno di questa Speranza, di cui siamo testimoni, che i ragazzi sono chiamati a vivere la dimensione missionaria del cammino, per portarla a tutti con la forza del Risorto, ma anche con tutta la freschezza ed originalità del loro essere piccoli.

Gesù sceglie questi ragazzi, accogliendo limiti e potenzialità, scommette e non teme di perdere, li vuole nella sua squadra (la sequela cristiana non è mai un camminare da soli!) e con strabiliante creatività "ci brucia sullo scatto" chiedendo a noi educatori di essere i suoi occhi, le sue mani oggi, per vederli e accompagnarli nel giocare i propri doni da protagonisti - in forza del Battesimo ricevuto - nella vita, nella Chiesa, nel mondo.


Per questo i ragazzi accolgono la chiamata a far parte della squadra di Gesù, speranza del mondo, per mettersi in cammino dietro a Lui (mese del ciao); vivono secondo le regole del Vangelo e si allenano negli atteggiamenti che costruiscono la pace (mese della pace); fanno gioco di squadra, donando la loro amicizia e coinvolgendo tutti nella meravigliosa sfida della fede (mese degli incontri); si impegnano a mantenere il passo di Gesù risorto, colorando la propria estate con le scoperte fatte durante l'anno (T.E.E.)

PREMI E... PREMURE


Le precisazioni sono sempre necessarie al fine di chiarire gli intenti che in questo caso non sono quelli di esasperare la voglia di vincere, il voler emergere, il successo personale, il sapore dell'estremo Occhio perciò a non farsi prendere la mano dalla metàfora, ma governarla, tirando fuori lo spirito vitale che la anima, per un rinnovato e cristiano stile di "vincere" e di rispondere alla propria vocazione, come Paolo ci ricorda:

«Non però che io abbia già conquistato il premio o sia arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù» (Fil 3, 12-14)

lunedì 26 settembre 2005

Un solo cammino ... a 3 dimensioni

Dimensione CATECHESI

  • la catechesi in AC non è altra cosa da quella della Chiesa
  • diversa dal catechismo tradizionale per esperienze, metodo e soprattutto per l'associazione
  • scelta della ciclicità
  • divisione in: Primo Tempo, Secondo Tempo, Terzo Tempo
  • Metodo: Analisi > Confronto > Celebrazione
Dimensione CARITA' – Iniziativa Annuale
Dimensione LITURGIA
  • non esiste un momento specifico: ogni incontro è una buona occasione
  • possono essere vissute esperienze specifiche
  • scelte e convinzioni
    • non esiste una liturgia dell'ACR
    • i ragazzi hanno diritto di partecipare
    • sono capaci, se messi in condizione, di partecipare
    • dentro il cammino di avvicinamento ai Sacramenti
  • non esiste un metodo specifico
Riepilogo
  • le fasi sono ritmate sull'Anno Liturgico
  • all'interno di ogni fase il cammino sviluppa le tre dimensioni proprie della vita cristiana: liturgia, carità e catechesi
  • per ogni fase c'è un'unica idea di fondo (comune a tutte le dimensioni e 3 obiettivi)
  • uniche sono anche le attenzioni pedagogiche (arricchite di alcuni spunti operativi...)

sabato 24 settembre 2005

L'anno ACR

Prima fase

Seconda faseTerza faseQuarta fase

Come funziona

Cammino di fede per i ragazzi contenuto nel progetto ACR

  • Realtà dei ragazzi
    (domanda di vita)
  • in cui riconoscono e accolgono l'annuncio evangelico
    (brano biblico e contenuti catechesi)
  • di cui fanno esperienza
    (catechesi / carità /liturgia)
  • perchè la propria vita si conformi a quella di Cristo
    (atteggiamenti e scelte)

mercoledì 25 maggio 2005

La Parrocchia



COSTITUZIONE

Costituita parrocchia l'1 novembre 1953 è stata smembrata dalla parrocchia matrice di San Martino di Legnago, di cui era sussidiaria, con decreto del Vescovo di Verona Girolamo Cardinale. La motivazione di tale smembramento è indicata nel decreto del 20 ottobre 1953 che riportiamo di seguito: ''Gli abitanti della località denominata Terranegra nei limiti della Parrocchia di San Martino di Legnago, Ci hanno esposto che, sia per la distanza, che per il grande passaggio di automezzi, difficilmente possono frequentare la chiesa parrocchiale, difficoltà ancora maggiore per i vecchi, le donne e i bambini.''

CENNI STORICI
La vecchia chiesa fu ingrandita nel 1852 su altra preesistente del XVII sec., dedicata a Sant'Antonio e a Maria Vergine. La nuova chiesa su disegno dell'Arch. Romualdo Cambruzza è stata aperta al culto il 27 dicembre 1970, è dedicata, oltre che a Sant'Antonio di Padova, anche alla Madonna del lavoro.

ORARIO SANTE MESSE


Festivo

  • Sabato e vigilie: ore 18.30
  • Domenica: ore 8 - 10
Feriale (in Cappella)
  • Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì: ore 8.15
  • Giovedì: ore 20.30 (estivo 21)
CELEBRAZIONI PARTICOLARI
(salvo coincidenze di altre date)
  • 1° Giovedì del mese: Giornata dedicata alla preghiera per le vocazioni sacerdotali.
    Dalle ore 18.30 alle 20.30: Adorazione Eucaristica.
  • 2° Giovedì del mese: alle ore 15, incontro mensile comunitario di preghiera Mariana con la recita del Rosario.
  • 3° Giovedì del mese: alle ore 20.30 Messa Missionaria Mensile.